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lunedì 29 dicembre 2014

Natale anche per gli autovelox: a Parma e Torino «in vacanza» fino alla Befana


Arriva il meritato riposo natalizio anche per gli autovelox, almeno per quelli mobili che operano a Parma e Torino. Nel capoluogo piemontese, per permettere ai vigili urbani di smaltire le ferie arretrate, da oggi fino al 6 gennaio vanno in ferie i rilevatori di velocità mobili, posizionati sulle strade ad altro scorrimento e ad alto rischio, dei quali viene solitamente data preventiva comunicazione settimana per settimana. Sedici giorni senza occhi elettronici, fatta eccezione per gli apparecchi fissi posizionati in corso Regina Margherita e corso Unità d’Italia, che continueranno a segnalare le infrazioni di chi corre troppo (95.618 sanzioni nel 2013, mentre a giugno di quest’anno erano già 53.529). A Parma invece le multe andranno in vacanza da mercoledì 24 gennaio, dopo i due ultimi giorni di appostamento (oggi a Vicofertile, in viale Martiri della Liberazione, e domani a Baganzola, sulla provinciale).

lunedì 22 dicembre 2014

Tari sui magazzini? La risposta del ministero


Niente tassa sui rifiuti – anche nota come Tari – né per i magazzini, né per le aree scoperte asservite al ciclo produttivo che generano rifiuti speciali in via continuativa e prevalente. È quanto ha puntualizzato il ministero dell’Economia con una Risoluzione del 9 dicembre 2014 con cui ha chiarito che il tributo in questione non si applica sui magazzini intermedi di produzione e a quelli destinati allo stoccaggio dei prodotti finiti, oltre alle aree scoperte asservite al ciclo produttivo che danno luogo in modo continuativo e prevalente a rifiuti speciali. La ragione di tale puntualizzazione deriva dal fatto che i Comuni in tale materia hanno un’autonomia regolamentare e possono quindi decidere se assimilare i rifiuti speciali a quelli urbani, ma tale autonomia può soltanto aggiungere ambiti di esenzione rispetto a quelli fissati dalla normativa statale. Il ministero, quindi, invita i Comuni ad avviare consultazioni con i rappresentanti delle categorie interessate per consentire una migliore ed efficace applicazione della norma ed evitare l’insorgere di un eventuale contenzioso.

mercoledì 17 dicembre 2014

Fine del contante nei pagamenti di servizi di trasporto: governo disponibile a cambiare


Il pagamento dei servizi di trasporto soltanto in contanti? La norma - da poco approvata all’interno del decreto Sblocca Italia - sembra già essere entrata in crisi. O per lo meno il governo, in base a quanto è emerso nel corso di un’interrogazione parlamentare, andrà a riconsiderare la tracciabilità dei flussi finanziari nell'autotrasporto merci. Come si ricorderà l'art. 32 bis, D.L. n. 133/2014 per prevenire le infiltrazioni criminali e il riciclaggio del denaro derivante da traffici illegali, obbligava a pagare le prestazioni di autotrasporto attraverso strumenti elettronici di pagamento o comunque idonei a garantire la tracciabilità delle operazioni. Inoltre, compatibilmente a quanto previsto dalla normativa antiriciclaggio, impone ai destinatari delle prescrizioni antiriciclaggio di riferire eventuali violazioni di cui abbiano notizia entro 30 giorni al ministero dell’Economia. Nel corso di un’interrogazione parlamentare, però, è stato rilevato come la norma, oltre a derogarei al limite dei pagamenti in contanti posto a 1.000 euro dal Dlgs 231/2007, impone ai professionisti tenuti a riferire eventuali violazioni di cui abbiano notizia entro 30 giorni, senza però specificare gli aspetti sanzionatori. Da qui l’evidente differenziazione di trattamento tra sanzioni comminate a chi commette direttamente le violazioni e quelle finalizzate a colpire i destinatari delle prescrizioni antiriciclaggio. Il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, ha chiarito che la norma in questione prevede l’interposizione di un soggetto terzo in quanto questi, nell'esercizio della propria attività professionale, dovrebbe riuscire a desumere l’irregolarità di un’avvenuta transazione tra privati e quindi darne comunicazione al MEF, proprio per evitare la prevista sanzione pecuniaria. In ogni caso il governo si è detto disponibile a «procedere ad una eventuale revisione della disciplina in questione al fine di garantire aderenza anche per questo ambito ai principi generali della disciplina antiriciclaggio».

lunedì 15 dicembre 2014

15 mila robot «assunti» nei centri di smistamento Amazon


Aumenta il livello di automazione nei centri di smistamento di Amazon. Il colosso statunitense dell’e-commerce ha infatti annunciato l’acquisto di 15 mila robot che si occuperanno di movimentazione interna delle merci e che si andranno ad aggiungere agli oltre 1400 già utilizzati in diversi magazzini. In pratica si tratta di trasportatori automatici prodotti dalla Kiva System (società incorporata da Amazon nel 2012), capaci di caricare interi scaffali dalle dimensioni di 1,80 x 1,20 m, che si muovono in autonomia leggendo i codici a barre sul pavimento per trasferire i pacchi nelle zone in cui si predispone la spedizione. In questo modo Amazon riuscirà a tagliare quasi 500 milioni di dollari ogni anno, anche se i costi di introduzione della nuova tecnologia non sono affatto modesti. In base ai conti effettuati esclusivamente per un magazzino della Florida (Ruskin), si parla di un investimento di circa 46 milioni di dollari. Ovviamente la domanda sorge spontanea: ma tutto questo servirà a tagliare forza lavoro? In Amazon lo smentiscono, anzi parlano di una riorganizzazione mirata ad alleggerire il carico per i dipendenti, adibiti a mansioni di prelievo dei pachi e di smistamento finale.

sabato 6 dicembre 2014

Casaforte Traslochi a Venezia