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venerdì 3 luglio 2015

In aumento casi di guida senza riposo: ma il problema è spesso in azienda


C’è chi guida ininterrottamente per ore e chi sfora invece di poco i periodi permessi, ma in ogni caso gli episodi di violazione dei tempi di guida e di riposo paiono moltiplicarsi. Purtroppo chi finisce sulle pagine dei giornali o sui siti di news sono i poveri autisti che spesso si trovano obbligati a ritmi di lavoro insostenibili, tali da non potersi fermare neanche per un panino. Con questo non vogliamo giustificare le infrazioni, ma solo sottolineare come si tratti di un problema di sistema e che, forse, qualche controllo in più andrebbe fatto a monte, in azienda. I casi di questi giorni riguardano un autista rumeno fermato dalla Scaut (Squadra controllo dell’autotrasporto) della Polizia Municipale di Verona, specializzata nelle verifiche sui mezzi pesanti. Il trasportatore aveva praticamente guidato senza interruzioni per 12 giorni, fermandosi poche ore per qualche breve sosta, senza osservare né il riposo giornaliero di 11 ore né quello lungo settimanale. Nell’ambito di questa operazione, sono stati controllati 28 autoarticolati, 19 dei quali stranieri, ma le infrazioni, oltre ai tempi di guida, hanno riguardato soprattutto altri aspetti. Molti cioè viaggiavano con pneumatici liscio con impianti freni non correttamente funzionanti. Un caso, pure, di cabotaggio irregolare. Altra infrazione è stata contestata dalla Polizia Municipale di Ravenna lungo la E45 a un autotrasportatore catanese di 35 anni, anche lui inottemperante all’obbligo di riposo giornaliero e settimanale. Grazie al dati del tachigrafo, controllati con il consueto police controller, hanno fatto emergere lo “sforamento” e il camionista è stato multato di 600 euro.
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